mercoledì 6 luglio 2011

Un mese dopo


E' poco più di un mese che ho cominciato a tenere questo diario virtuale. Non voglio ancora esprimere un giudizio o un’ impressione su questa esperienza: non mi sono ancora chiari tutti i termini della presenza on line e di quello che significa. Quello che è certo è che ho cominciato a condividere pensieri, opinioni, riflessioni con altri “perditempo” come me. Ho cominciato ad addentrarmi nella selva dei blog e dei blogger e ho trovato alberi bellissimi, terreni ben coltivati e qualche erbaccia. Sui contenuti non posso esprimere un giudizio che è strettamente connesso al senso che ciascuno vuole attribuire alla sua presenza in rete, sul panorama, sulla grafica ho per lo più un’impressione molto positiva in termini di cura, di raffinatezza, di ricerca estetica; blog come quello di Samshara con un raffinato bianco e nero o quello di Dud con le immagine delle vette estreme, a prescindere dai contenuti che pur seguo, mi creano una grande ‘invidia’ per la loro cura e mi stimolano a migliorare se non cambiare totalmente l’estetica “francescana” e standard della mia pagina. Ma, mi chiedo, è importante scegliere il diario sul quale appuntare dei contenuti che vogliamo condividere o semplicemente fissare? E’ un po’ come all’inizio della scuola, i primi anni delle elementari, la cosa più eccitante quando settembre volgeva al termine e la scuola incombeva col canonico primo ottobre, l’unico motivo di piacere per il ritorno dalle vacanze era rappresentato dal rivedere i compagni ma, più di tutto, dalla scelta dell’astuccio e del diario. A distanza di qualche decina di anni ho capito il valore della conoscenza ma, evidentemente, la scelta del diario è ancora ai primi posti.

2 commenti:

  1. Caro Swann-Giulio, voglio rivelarti un piccolo segreto. A parte le foto del mio blog, che ho fatto io nelle mie peregrinazioni himalayane, e i testi, tutto il resto è stato "dato". Nel senso che io non capivo niente di blog e un mio amico, che ha un bel blog di montagna (albertobregani.wordpress.com)in una ventina di minuti mi ha messo in linea scegliendo l'interfaccia, etc. Persino il nome, pensa! Anche perchè Dud in tibetano significa "Demone" ed io non l'avrei scelto per ovvi motivi. Ma secondo lui era una figata...Eccomi a firmarmi come Diavolo, sperando che sia nel senso di Lucifero (portatore di luce)anche se non ho questa ambizione. Comunque secondo me l'importante è che i contenuti di queste specie di diari virtuali siano sentiti e sinceri. Come i tuoi. Poi...scegliere l'astuccio e il diario restano comunque un piacere!
    Ciao
    Dud-Fernando

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  2. Swann, ma perhè non scrivi più?? Dàai, metti mano alla tastiera!

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