martedì 14 giugno 2011

Ricomincio dall'inizio

Ho dato il via a questo blog con un intento preciso: capire come si fa.
Come si fa a pubblicare, ad aggiornare, correggere, linkare…
Ho cercato su google il termine Blog e strumenti. Ci sono una miriade di programmi per costruirsi il proprio blog, e una miriade di spazi dove pubblicarlo.
Il programma di google mi è sembrato il più semplice, ho aperto il ‘form’ e nella parte inferiore ho scorto il tasto: pubblica.
Beh, dovevo provarci.
In fondo si trattava solo di scrivere qualche riga e metterla on line.
Qualche riga ‘de ché’ direbbero a Roma. Di testo. Ed allora: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisici elit, sed eiusmod tempor incidunt…Dopo vent’anni di Agenzia il classico testo usato dai grafici come ‘fintotesto’…
Oppure entrare subito nello spirito dei blogger e pubblicare qualcosa su un argomento che mi sta a cuore, sul quale condividere pensieri, punti di vista, interessi, spunti.
Ho mille interessi, tante curiosità e qualche passione.
Mezzanotte, i bambini dormono, la tele è finalmente spenta. Davanti allo schermo del computer la prima cosa che mi ha colpito è stato il nik che mi sono scelto: Swann, seguito da un numero perché di Swann che ne sono evidentemente tanti… Il primo collegamento immediato con swann non è stato un cigno, altrimenti il blog forse avrebbe trattato di musica classica, di balletto o di pittura dell’’800… il nesso è stato ‘ La Recherce’ di Marcel Prust: da qui al tempo perduto e al tempo ritrovato penso siano passati pochi millesimi di secondo.
Ho pubblicato il primo Post e mi sono reso conto che avevo magicamente colto uno degli argomenti che più mi stanno a cuore: la ricerca di me stesso, il senso della mia presenza su questa terra.
E così, per scherzo, ho deciso di continuare. Forse non sono solo?

3 commenti:

  1. Ciao Swann, hai detto ... Proust (e nella mia testa si sono accesi gli special hai presente il flipper?!), nel tuo bellissimo incipit, ti chiedi da dove si comincia, come, il perché lo capirai solo vivendo - parafrasando Battisti -, e le parole si srotolano e arriva La Racherche, che ha ispirato anche il nome del blog. Ebbene, piacere (mano tesa, stretta franca), grazie per il commento sul mio articolino virulento sulla scrittura creativa perché cosi' ho trovato il tuo blog, bella scrittura, la nostalgia, il languore. Eppero', lancio una provocazione (ma io ci credo, pero'): non esiste il tempo perduto, ma solo quello vissuto ... Ciao ciao. Letizia

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  2. Mano altrettanto tesa, stretta franca e amichevole. Sono un neocurioso, neo partecipante, neo affascinato dal mondo della condivisione. Per troppi anni ho tenuto per me le mie idee e ora condividerle è un'emozione. "Bah, facevi meglio a tenertele per te, maledetto ambizioso; delle tue stupidaggini non gliene frega un beato cavolo a nessuno...". Può darsi, ma oggi mi sento libero e, parafrasando Gaber...libertà è partecipazione.
    Sul tempo vissuto e su quello perduto ho molti dubbi. Ma questa è un'altra storia e spero avremo occasione di scambiare pareri.
    Ciao a te.

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  3. Ci sono tanti che, come te e anche me, hanno trovato in questa specie di tazebao virtuale uno spazio di espressione e condivisione "carino". E' carino anche, per me, essere quasi costretto a pensare e scrivere qualcosa per alimentare il blog. Dando così un senso agli attimi vuoti che a volte si presentano alla porta della mia giornata...Ciao e buon blog!

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